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Rischio elettrico: cos'è e cosa si può fare per evitarlo

Si avvicina il periodo natalizio: i preparativi, i regali, l'albero da allestire... e i mille cavi a terra posizionati in modo errato e pericoloso!

Sai quali rischi comportano i cavi elettrici in disordine? Non solo all'interno dei luoghi di lavoro dove vigono delle strette normative, ma anche e soprattutto nelle abitazioni.

Non temere, ora c'è Sicurezza Informa che ti da alcune dritte!





Per iniziare... Parliamo di cosa è il rischio elettrico

Il rischio elettrico deriva dal contatto diretto o indiretto coin una parte attiva e non protetta di un impianto elettrico.

Di conseguenza, ogni lavoro svolto in prossimità di una fonte di alimentazione di natura elettrica è esposto al rischio elettrico.


Perchè comporta un rischio per la persona?

Quando un lavoratore, ma più in generale una persona, sta a stretto contatto con cavi elettrici, si trova davanti a dei rischi, tra cui:

  • Folgorazione

  • Elettrocuzione

  • Ustioni

  • Arresto respiratorio

Normativa rischio elettrico

La valutazione del rischio elettrico è un obbligo esplicitamente introdotto dal Titolo III del D.Lgs. 81/08 (il cosiddetto Testo Unico della Sicurezza) con l'obiettivo di garantire un'efficace prevenzione del rischio elettrico. Sebbene l'obbligo di valutare tutti i rischi fosse già presente nel D.Lgs. 626/94, l'attuale articolazione del D.Lgs. 81/08 specifica dei criteri per la valutazione del rischio elettrico e per l'identificazione delle misure di sicurezza, anche con riferimento alla "pertinente normativa tecnica" (le fonti principali sono le norme CEI 11-27 EDIZIONE V del 2021 e CEI 50110-1 EDIZIONE III del 2014).



Alcuni suggerimenti per evitare inconvenienti

  • Se si devono collegare più apparecchi a una stessa presa, ad esempio il computer, lo scanner e la stampante, si può ricorrere alla presa multipla, chiamata comunemente "ciabatta". Rispetto agli adattatori, le "ciabatte" hanno il vantaggio di poter collegare contemporaneamente un numero maggiore di apparecchi.

  • Per non rischiare di sovraccaricarle, buona regola sarebbe quella di leggere la potenza massima espressa in watt (W) eventualmente riportata sulla "ciabatta" e fare la somma dei watt di tutti gli apparecchi ad essa collegati. Preferire "ciabatte" con fusibile max assorbimento, protezione termica/sovraccarico, limitatore di sovratensione e/o con interruttore luminoso generale di sicurezza o interruttori indipendenti su ogni singola presa.

  • Prestare attenzione a dove si acquistano adattatori, "ciabatte", e così via: è importante che siano certificati CE.

  • Utilizzare DPI in caso di contatto diretto con fonti elettriche.

  • Prima di acquistare prese, spine, adattatori, "ciabatte", prolunghe e avvolgicavo, accaertarsi che rechino il marchio IMQ o un marchio equivalente: ne attesta la qualità e la sicurezza, comprovata da test specifici.

  • Non maneggiare MAI materiale elettrico con le mani bagnate o a piedi nudi.

  • Evitare di collocare prese, adattatori e prolunghe in prossimità di tendaggi, divani, eccetera.

  • Non riparare mai con il nastro isolente prese, spinte, adattatori eccetera. Occorre sostituirli.

  • Non staccare mai la spina da una presa a parete tirando il cavo, ma afferrarne con le dita il corpo, evitando anche di toccare gli spinotti.

  • Se si utilizzano adattatori, farlo in modo temporaneo facendo attenzione a non sovraccaricarli. Il rischio, infatti, è che l'adattatore si surriscaldi, arrivando al punto di deformarsi, e che provochi un incendio.

  • Assicurarsi che le "ciabatte" siano poste su una superficie stabile e che i cavi non restino liberi sul pavimento, con il rischio di inciampare o che vengano a contatto con stracci umidi.

  • Ricordarsi che è buona prassi srotolare completamente gli avvolgicavo prima dell'uso.

  • Evitare di lasciare inserite nelle prese prolunghe non collegate ad alcun apparecchio.




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